Estetica stereotipata Holliwoodiana?
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Estetica stereotipata Holliwoodiana?
No, armonia estetica e salute.

Una particolare tendenza che si sta verificando sempre di più negli ultimi anni, è l’accanita ricerca della così chiamata “estetica holliwoodiana”, ovvero quella bellezza che rincorre spasmodicamente la perfezione della simmetria. Però nel viso, anche in quello di una bella donna, apparentemente simmetrico, si evidenziano ad un’analisi più attenta delle differenze fra la parte destra e la parte sinistra. Questo è un concetto accettato da tutti nel corpo (spalle e bacino non sono mai alla stessa altezza), ma meno condiviso nel volto e nelle arcate dentali.

Immaginando il viso come se fosse un puzzle tridimensionale, se mancano dei tasselli e vogliamo ricomporlo, dobbiamo osservare l’immagine d’insieme, riposizionandoli in armonia con il contesto.

Anche la riabilitazione di un sorriso rientra in questo mosaico e per garantirne l’armonia estetica, richiede una valutazione approfondita della struttura del volto di ogni paziente, affinché mediante i criteri e i parametri codificati nella metodica AEP® System, si possa progettare e ricreare un sorriso individuale ed equilibrato in armonia con il viso e il resto del corpo

La lingua di Einstein e la nostra, cosa hanno in comune?

Anche se la nostra non è “famosa” come la sua, la lingua ha comunque una grande importanza. Quando deglutiamo (1600/2000 volte al giorno) e siamo in fisiologia, appoggiamo inizialmente il dorso della lingua alla volta del palato, poi portiamo i denti ad un contatto lieve, facendo aderire la lingua contro tutte le superfici interne dei denti, guance e labbra contro tutte le superfici esterne, innalzando e abbassando l’osso ioide che attraverso i muscoli sottoioidei, influenza spalle e colonna vertebrale fino all’appoggio podalico.

La sensazione che percepiamo, è quella di intimo contatto tra i denti e il corridoio muscolare formato da lingua e guance, rendendoci conto che non ci sono spazi vuoti.

Quando deglutiamo la nostra bocca sigilla il nostro corpo e diventiamo un volume chiuso.

Per ragionare volumetricamente perciò, pensiamo a quello che avviene quando gonfiamo un palloncino, una volta fatto il nodo di chiusura, ci rendiamo conto che l’aria contenuta in esso occupa un volume definito e che se lo schiacciamo, resta inalterato volumetricamente, ma si ridistribuisce nello spazio.

Noi funzioniamo come il palloncino, a bocca chiusa “fatto il nodo”, il volume resta inalterato, ma se “schiacciato” si ridistribuisce.

Ecco perché è importante in particolare nelle riabilitazioni implantari (vedi foto), posizionare impianti e corone dentali in armonia con il corridoio muscolare per non alterare il volume linguale che se schiacciato, sarebbe costretto a cercare spazio per ridistribuire il volume, spingendo in modo anomalo sugli altri denti con l’eventualità di creare sofferenze parodontali, torsioni dentali, diastemi e adattamenti torsivi dell’osso ioide.

Osso ioide che interagisce con il resto del corpo….

Per evitare ciò, sia nelle riabilitazioni “su impianti che su denti naturali”, è fondamentale progettare e realizzare le protesi dentali tenendo conto dell’unicità di ogni singolo paziente (metodica AEP® System), inserendosi nel contesto in armonia con il corridoio muscolare formato da guance e labbra.

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