La stomatite o gengivostomatite aftosa si riconosce per la particolare intensità del dolore che dura dai 4 ai 7 giorni e anticipa l’arrivo delle ulcere. Queste somigliano a puntini di forma tonda o ovale. Sono di colore arrossato sul bordo e giallo grigiastro al centro. Hanno piccole dimensioni e non hanno l’aspetto delle vesciche come altre tipologie di lesioni del cavo orale. Spesso ne insorgono due o tre contemporaneamente e danno particolare fastidio mentre si mangia o quando si bevono liquidi caldi. I tempi di guarigione delle afte sono di massimo 10 giorni. Solo in casi di forme della patologia più gravi, come avviene nelle persone affette da AIDS, sono di grandi dimensioni e lasciano una cicatrice dopo la guarigione. Un altro sintomo della malattia è l’aumento della secrezione della saliva. Febbre e ingrossamento dei linfonodi si verificano raramente.
CAUSE DELLA STOMATITE AFTOSA
Vediamo quali sono le principali cause della stomatite:
- i virus erpetici, la candida e gli stafilococchi sono alcuni dei microrganismi patogeni che provocano la stomatite. Questi si presentano soprattutto quando non viene curata l’igiene orale e la pulizia delle eventuali protesi dentarie;
- l’utilizzo di sostanze antisettiche e le terapie antibiotiche possono contribuire all’insorgere del problema;
- squilibri ormonali, malattie infettive, intossicazioni, deficit immunitari, carenze vitaminiche, possono dar luogo, tra gli altri sintomi, alle stomatiti;
- la presenza di bordi taglienti nelle protesi dentarie è tra le cause della stomatite;
- un’alimentazione povera di vitamine B1, B6 e B12 e non equilibrata può favorire la comparsa delle ulcere.
STOMATITE AFTOSA RIMEDI
I rimedi per la stomatite aftosa sono volti ad alleviare il dolore e non differiscono da quelli usati per la cura delle altre afte orali. L’applicazione dei preparati antisettici a livello locale contribuisce a disinfettare la bocca. Tra i farmaci prescritti comunemente dal dentista ci sono:
- i collutori a base di clorexidina;
- corticosteroidi come il desametasone in caso vi siano molte afte o corticosteroidi più blandi in caso ci siano poche afte;
- compresse di prednisone;
- farmaci immunosoppressori più forti per i casi più gravi;
- un farmaco antivirale o antibiotico per i soggetti recidivanti e resistenti ai trattamenti.
Le cure “fai da te” in presenza di stomatite sono pericolose. Il medico, infatti, deve accertarsi che il paziente non soffra anche di un’infezione orale da herpes simplex, prima di prescrivere un corticosteroide.
Rimedi naturali per la stomatite aftosa
In attesa di un controllo dal dentista, si può ricorrere a dei rimedi naturali. Il potere lenitivo, antibatterico e anti infiammatorio delle piante e di altre sostante naturali è riconosciuto da molti. Il vantaggio di questi rimedi è che non richiedono prescrizione medica e non hanno effetti collaterali. Ecco alcuni accorgimenti per alleviare il dolore:
- tenere una bustina tiepida di tè nero, ricco di acido tannico, sulle ulcere;
- effettuare sciacqui della bocca con il bicarbonato di sodio, sfruttando le sue proprietà antibatteriche;
- effettuare sciacqui con succo di limone diluito in acqua;
- applicare sulle afte un gel a base di aloe vera, che aiuterà a disinfettare, lenire e cicatrizzare;
- applicare a livello locale preparati lenitivi a base di chiodi di garofano.
PREVENIRE LA STOMATITE AFTOSA
La prevenzione è molto importante per evitare l’insorgere di problemi come quello della stomatite. La corretta igiene orale tre volte al giorno, con uno spazzolino e un dentifricio di buona qualità, è il primo passo. Alla spazzolatura dei denti si aggiungono l’utilizzo di filo interdentale, collutori e la periodica ablazione del tartaro eseguita presso lo studio del dentista. Anche l’alimentazione, però, aiuta a prevenire le malattie del cavo orale. La salivazione infatti può cambiare molto in base alle proprie abitudini alimentari. Se in essa è presente un eccessivo contenuto di batteri, l’igiene orale può non essere sufficiente per rimuoverli. Seguire una dieta equilibrata, povera di grassi e ricca di vitamine, contribuisce a diminuire le possibilità che insorgano infiammazioni nella bocca.
Cosa mangiare quando si soffre di stomatite aftosa?
Tra le cause per la stomatite aftosa si annovera l’assunzione di alcuni alimenti come:
- mandorle,
- arachidi,
- cereali,
- cioccolato,
- pomodori,
- caffè,
- uova,
- fragole,
- formaggio.
Quando la malattia è in fase acuta, è meglio evitare l’assunzione di alcolici, cibi molto piccanti, acidi, speziati e salati che possono irritare e aumentare l’infiammazione.
I cibi consigliati per superare al meglio le fasi acute della stomatite sono:
- la frutta e la verdura fresche e di stagione, sia cotte che crude e accuratamente lavate. Tra questi, ad esempio, sono da preferire kiwi, broccoli e spinaci;
- gli alimenti ricchi di vitamina C e vitamina B12 come carne e pesce, formaggi;
- inoltre, sono utili alla guarigione i cibi che contengono molto ferro come asparagi, fagioli e spinaci e acido folico come lenticchie e ceci.
LA STOMATITE AFTOSA È CONTAGIOSA?
Se la stomatite deriva dalla presenza di una malattia virale può essere contagiosa. In questi casi è bene prendere alcuni accorgimenti per evitarne la trasmissione, soprattutto tra i bambini. Posate e stoviglie non andranno “scambiate” tra bambini e adulti e sarà opportuno lavarle dopo ogni utilizzo. I bambini molto piccoli hanno la consuetudine di mettere spesso le mani in bocca e qualcuno succhia il dito per abitudine. Nei giorni in cui è presente la malattia, sarebbe opportuno cercare di evitare il più possibile questi gesti e pulire frequentemente le mani dei piccoli. In alternativa, sarà utile evitare che scambino i loro giochi con altri bambini dopo averli toccati e pulirli quando avranno finito di usarli.
Fonte:
Jason Motta Jones | Rossi e associati Studio dentistico
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